Utilizzare la fotocamera dei nostri smartphone per diagnosticare il cancro? Oggi si può, con un discreto margine di riuscita grazie ad uno studio IBM.La fotocamera è utile in modi diversi, da Snapchat a Instagram e molto altro. Ora la si può utilizzare anche per identificare il cancro alla pelle. Il melanoma, il cancro della pelle più letale, ha causato oltre 10 mila morti negli Stati Uniti nel 2016. I ricercatori hanno grandi difficoltà nel trovare nuovi modi per diagnosticare la malattia nelle sue fasi iniziali.
Secondo la ricerca condotta da IBM, il dottor Noel Codella descrive un mezzo per identificare tracce di melanoma attraverso l’analisi delle immagini della pelle che potrebbero essere a disposizione di medici e pazienti. La diagnosi fai da te attraverso gli smartphone è relativamente semplice, in teoria.
Come funziona?
Una persona trova un punto discutibile sulla pelle, quindi può usare il proprio telefono per scattare una foto della lesione; in seguito può presentare l’immagine per una valutazione da parte di esperti.
Questo sistema è stato testato in precedenza in applicazioni stand-alone, ma questi programmi sono stati del tutto inadeguati, poiché il tasso di fallimento era del 93%.
Tutto questo accadeva nel 2013. Il team IBM, ora, sta utilizzando strumenti più potenti per aumentare la precisione del computer di analisi immagini. I fattori determinanti al successo sono due:
Il primo è l’uso di Dermascopes, cioè dispositivi in grado di connettersi alle fotocamere degli smartphone per ottimizzare le foto delle lesioni per le analisi.
Il secondo fattore è lo sviluppo di un enorme database contenente immagine di macchie cancerose. Si accede al database utilizzando le capacità di apprendimento , la visione artificiale e il cloud computing IBM per sviluppare i mezzi per identificare il melanoma.
Grazie ad una partnership con il Memorial Sloan Kettering Center e l’International Skin Imaging Collaboration è stato sviluppato il sistema. Nel 2015 i dati della ISIC hanno mostrato un concept che utilizzava la computer vision per identificare la malattia, con risultati soddisfacenti, ma rimasto tutto sospeso in quanto non c’era alcun confronto diretto con la performance diagnostica degli esperti.
Dopo due anni di sviluppo ed espansione della banca dati delle immagini, il metodo risulta molto più efficace. Ora la tecnologia, grazie al confronto dei risultati con quelli degli specialisti, è in grado di riconoscere la malattia.
Secondo Codella non è certo che basta scattare una foto per riconoscere un melanoma, ma l’idea è questa. IBM sta per sviluppare un metodo infallibile per diagnosticare la malattia . Il lavoro, poi, richiederà una valutazione che sia accettata dalla comunità. Però, si può supporre che la strada da percorrere è ancora lunga.