Samsung ha recentemente depositato un nuovo brevetto relativo al tanto discusso sensore di impronte sotto al display, facendoci notare una nuova implementazione che suggerisce alcune delle funzionalità software che potrebbero accompagnarlo. Quello ipotizzato dalla casa sudcoreana, infatti, non è un sensore tradizionale, dal momento che si tratta di un particolare modulo dotato di ben 12 punti di pressione distinti, in modo che il riconoscimento dell’impronta possa avvenire anche su più parti del display. Vi riportiamo qui sotto qualche immagine:
Come possiamo notare dal brevetto, approvato nel corso delle ultime ore e depositato lo scorso aprile, Samsung ha pensato di collocare un sensore di pressione al di sotto del display, mentre il sensore dedicato alla scansione delle impronte è posizionato un po più sopra quello relativo al touch screen. Le immagini ci mostrano diversi scenari in cui questa implementazione può rappresentare un reale vantaggio per l’utente: cliccando l’icona galleria verrà immediatamente verificata l’identità dell’utente, nascondendo degli scatti privati qualora questo non venga riconosciuto come il proprietario.
E addirittura vengono ipotizzati anche altre funzionalità per questo nuovo sistema, come ad esempio l’accesso alle carte di credito virtuali di Samsung Pay, la lettura dei messaggi di testo e del registro chiamate e l’apertura di un’app che preveda l’autenticazione dell’utente. In tutti questi casi la verifica dell’utente avviene già durante il tap dell’icona.
Alcuni rumor suggeriscono che questa soluzione possa essere integrata sui prossimi top di gamma Samsung, ma è abbastanza improbabile che sia pronta per il debutto sui prossimi Galaxy S9 e S9 Plus, i quali dovrebbero invece offrire soluzioni simili a quelle di S8 e S8 Plus, con alcune piccole differenze in termini di layout. Non ci resta che attendere dunque magari con il galaxy note 9 per vedere se Samsung riuscirà ad applicare questa “idea” sui propri dispositivi.