A Pesaro, dopo un periodo in cui c’è stato l’abbandono dell’software proprietario a pagamento e l’abbraccio con il software Open Source, si sono accorti che le spese erano cresciute.
I software spesso utilizzati in passato a Pesaro erano quelli di Microsoft, che come sappiamo hanno un certo costo di licenza. Con l’Open Source pensavano di risparmiare, ma a conti fatti si sono accorti di spendere di più.
Un Report da Zdnet, mostra come a Pesaro siano ritornati a software a pagamento come Office 365 dopo alcuni anni di utilizzo con OpenOffice. Si tutto questo perché il software Open Source è risultato più dispendioso.
Nel 2011 avevano deciso di passare all’Open Source, preparando molti dipendenti all’uso di nuovi pacchetti per la produttività. Ma nel 2014 le autorità hanno deciso di ritornare al software a pagamento, in questo caso Office 365 andando a risparmiare sino l’80%.
Ecco le dichiarazioni del responsabile IT della città, Stefano Bruscoli:
Abbiamo incontrato diversi ostacoli e malfunzionamenti intorno all’uso di funzioni specifiche. Inoltre, vista l’impossibilità di sostituire Access e parzialmente Excel (varie macro usate su decine di file), abbiamo pensato di mantenere una soluzione ibrida, utilizzando i due sistemi al tempo stesso. Questo mix è stato devastante.
Bruscoli ha anche affermato che gli addetti ai lavori con Open Office spendevano sino a 15 minuti al giorno nella gestione della compatibilità fra i due applicativi concorrenti. E tutto ciò si riduceva a costi maggiori sino l’80% in più che con il software proprietario.
Con OpenOffice, il costo annuale per utente, per un periodo di cinque anni, è stato di poco più di 530€, cifra che si è assottigliata fino a 197,49€ l’anno con Office 365. Il report ha identificato anche la possibilità di ulteriori risparmi: utilizzando ad esempio Yammer e Skype for Business, le spese sulle chiamate e sui viaggi di lavoro potrebbero essere ulteriormente ridotte, portando il costo totale per utente ad una soglia di 111,98€ annui, circa l’80% inferiore rispetto all’approccio con il software open-source.
Significa che il passaggio all’Open Source non convenga? Assolutamente no. Dipende dai casi. Nel caso di Pesaro non conveniva.
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