Stando a quanto riportato da The Wall Street Journal, l’indagine ufficiale intrapresa dalla stessa Samsung per far chiarezza sulle cause dei numerosi problemi del Note 7 sarebbe finalmente giunta a conclusione. L’azienda infatti annuncerà ufficialmente i risultati di questa indagine questo weekend, risultati che sono già stati svelati per mezzo di persone “familiari con la questione”: la colpa di tutti questi problemi che hanno avvolto questo smartphone sarebbe da attribuirsi alle batterie dalle dimensioni irregolari e altri numerosi difetti di produzione.
Per condurre questa inchiesta l’azienda Sudcoreana avrebbe assoldato 3 ditte differenti e indipendenti, esperte nel controllo qualità e nell’analisi del processo di distribuzione e produzione, che hanno scoperto che il Note 7 è stato tormentato da due difetti differenti.
Il primo difetto “fondamentale” riguarda le batterie appunto, che a quanto pare non si adattavano in maniera consona al vano batteria del telefono, provocando surriscaldamenti e in alcuni casi addirittura esplosioni. Quando a fine agosto, è emerso questo problema, Samsung ha accelerato la produzione di Note 7 con batterie prodotte da Amperex Tecnology (prodotte ad Hong Kong) e la fretta con la quale sono state condotte queste operazioni avrebbe portato al secondo difetto, i cui tutti i dettagli saranno svelati nell’annuncio ufficiale di Samsung.
Il Note 7 originale è entrato in produzione lo scorso 2 settembre, mentre l’11 ottobre, dopo aver appurato che anche le unità sostituite presentavano problemi, è stato ufficialmente e definitivamente ritirato dal mercato.
Samsung ha confermato che il 96% dei dispositivi difettosi distribuiti negli Stati Uniti è stato ritirato con successo, e ha promesso che errori così grossolani e di un certo spessore non verranno mai più ripetuti, grazie anche ad un nuovo controllo della qualità.
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