L’Italia dovrebbe forse imparare il gioco in Finlandia “piace”

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Invece che ricordare il vecchio adagio “ogni testa è un piccolo mondo”, si può senz’altro dire che “ogni Paese ha la propria testa ed il proprio mondo”. Mentre qui in Italia il mondo del gioco d’azzardo e quello dei migliori casino online consigliati dagli esperti (ma solo quello legale) viene “bistrattato e vilipeso” in Finlandia è decisamente gradito e popolare. Ovviamente, là la fiducia nello Stato, e nel sistema del gioco pubblico, è immensa e questo potrebbe essere un’altra lezione per l’Italia: ma in Finlandia l’unico modo lecito per usufruire del gioco è quello di passare attraverso l’offerta proposta dal monopolio statale.

A questo punto, una domanda sorge spontanea: ma il sistema finlandese è davvero sostenibile e, sopratutto risulta davvero così gradito ai cittadini? Sembrerebbe da un sondaggio proprio di sì, con più di due terzi delle persone che hanno partecipato e che si sono dichiarate assolutamente favorevoli al sistema di gioco sotto regime di monopolio che incanala, al contrario del nostro e senza fare ironia, tutto in beneficenza affinché rimanga invariato.

Una buona percentuale di cittadini, circa il 66% dei finlandesi, dichiara la positività del regime in monopolio e desidera che il settore ludico rimanga esattamente come è ora. Il target dei soggetti che si sono espressi a favore di questo sistema di Stato è composto prevalentemente da donne per lo più anziane: solo una minima percentuale del 20% degli intervistati si è espresso nel voler rompere il monopolio, in modo che sia concesso alle imprese commerciali di gestire autonomamente i giochi. La maggior parte di coloro che si sono espressi sull’abolizione del monopolio risulta essere composto da maschi giovani adulti.
Qualche dato sulla Finlandia per fare anche un rapporto con i giocatori italiani. La popolazione Finlandese risulta essere composta da giocatori tra i più attivi del Mondo. Secondo le statistiche di H2 Gambling Capital la Finlandia era la quinta più grande nazione di gioco d’azzardo: forse per questo il tema “uscire dal regime di monopolio sul gioco” è stato dibattuto per anni e se fosse attuata aprirebbe indubbiamente il mercato dei giochi finlandese ad aziende internazionali… e questo interessa parecchio.

I sostenitori di questa apertura del monopolio, chiedono che lo Stato debba concedere licenze a società di gioco ed ottenere ancora entrate senza dover possedere e gestire direttamente i casino online e le lotterie. Ma il “monopolio è duro a morire” e, quindi, rimarrà vivo e vegeto. Ed è un argomento su cui tutti i partiti politici sembrano essere assolutamente d’accordo.

La legge finlandese afferma che tutte le società di gioco nazionali devono essere di proprietà dello Stato ed all’inizio di questo anno le società che controllano il gioco d’azzardo legale in Finlandia -Ray, Associazione degli operatori delle slot che gestisce anche i casino,Veikkaus, agenzia di scommesse nazionale per i biglietti della lotteria e per le scommesse sportive e Finntoto per le scommesse sulle corse dei cavalli- si sono ufficialmente fuse in un’unica impresa ed hanno mantenuto il monopolio sul gioco lecito nel Paese.

Rimane fermo il concetto che i finlandesi hanno veramente fiducia nello Stato e non è certamente una novità. A differenza di altri Paesi, che la pensano diversamente, in Finlandia non si crede che lo Stato sia “cattivo” ed hanno fiducia che lo stesso possa portare avanti questo tipo di servizi. Si teme che se subentrassero società di gioco private tutti i profitti di gioco scomparirebbero nei paradisi fiscali all’estero.