Nella lontana estate del 1991, quindi oramai 25 anni fa, nasceva Linux. Per questo motivo, Linus Torvalds è stato intervistato da Dirk Hohndel di Intel nel corso di un keynote presso la Embedded Linux Conference.
L’intervista è stata fatta dopo il lancio della release 4.6-rc2 che aggiunge il supporto per un nuovo file system, orangeFS, portando a 35 il numero dei file system supportati dal sistema operativo.
Ecco il contenuto dell’intervista:
Dirk Hohndel: A che punto hai capito che avresti utilizzato uno smartphone Linux per collegarti attraverso router Linux a datacenter basati su Linux in cui l’intelligenza artificiale ti aiuta a capire quale dispositivo Linux comprare successivamente?
Linus Torvalds: Non è successo dall’oggi al domani. Non c’è un punto specifico in cui sono rimasto sorpreso. Circa 15 anni fa però Linux iniziava ad essere utilizzato per strani impieghi, come all’interno di una stazione di rifornimento. Guadagnavano mostrando della pubblicità sulle pompe di benzina, usando Linux. Questo mi ha sorpreso. Per tutto il resto, tutti gli altri usi di Linux, è stato tutto molto graduale e molti di questi totalmente invisibili. Ci sono un sacco di usi di Linux di cui a volte neanche io mi accorgo.
Dirk Hohndel: Vista l’estensione di Linux su smartphone e server, consideri un fallimento l’attuale diffusione di Linux su desktop?
Linus Torvalds: Linux non è stato un fallimento in quell’ambito. Sono molto felice di quello che è oggi Linux su desktop. Ho iniziato il progetto in base a quelle che erano le mie esigenze, e queste sono state appagate. Questo è il motivo per cui secondo me non è un fallimento. Mi piacerebbe se Linux conquistasse anche quel mondo, ma pare che sia un’area difficile da penetrare. Ci sto comunque lavorando. Sono passati 25 anni, e posso farlo per altri 25 anni. Mi metterò d’impegno.
Linux è un fallimento su desktop?: le nostre riflessioni
L’intervista a Torvalds ci ha dato modo di riflettere sull’attuale diffusione di Linux nel mondo, e si può dire che in ambito professionale (server) e mobile (Android), Linux sia oramai un punto di riferimento, infatti ad esempio, Android è attualmente il sistema operativo mobile più utilizzato al mondo.
Nell’ambito desktop invece il discorso cambia, in quanto nonostante esistono moltissime distribuzioni valide, molte delle quali non hanno nulla da invidiare a Windows, al momento Linux risulta essere ancora un prodotto di nicchia, utilizzato dagli utenti più smaliziati e pratici, oltre che da professionisti come programmatori e sviluppatori. Nonostante la community alla spalle di Linux sia tra le più attive, l’utente medio, ovvero chi si approccia al PC per la prima volta, oppure utilizza il computer per uso casalingo, spesso non è nemmeno a conoscenza che vi sia un alternativa ai prodotti Microsoft ed Apple.
Nonostante questo siamo d’accordo con Linus Torvalds quando afferma che Linux non è un fallimento su desktop, anzi tutt’altro, in quanto un progetto basato sull’Open Source e sulla condivisione è riuscito negli anni a dare vita a tantissimi progetti interessati come Ubuntu, Mint, Zorin e molte altre distribuzioni. Siamo sicuri che una campagna di marketing più marcata ed una maggiore coesione della community che vi è dietro le varie distribuzioni potrebbe davvero far fare a Linux il salto di cui a bisogno per espandersi anche in ambito desktop. L’unico che forse può riuscire in tutto questo è Linus Torvalds, che dall’intervista ci è sembrato pronto e determinato per continuare a dare “battaglia” alla concorrenza.
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