I dispositivi che utilizziamo tutti i giorni posseggono un TouchScreen. Quali sono? Gli smartphone.
Ma non sono solo gli smartphone a possedere questa tecnologia. Ormai si è estesa a console, schermi come TV, elettrodomestici e in tanti altri dispositivi.
Ma in realtà come funziona un TouchScreen? Come fa il dispositivo a sapere cosa voglia fare con un semplice tocco sul display?
Risponderemo a queste domande in modo esaustivo!
TOUCHSCREEN RESISTIVO
Il TouchScreen con tecnologia resistiva è ormai obsoleta. Ma ancora ampiamente usata su vecchi smartphone e sopratutto su sportelli Bancomat, servizi pubblici e console di gioco come Nintendo 3DS e WiiU.
Ma come funziona?
La tecnologia è abbastanza complessa rispetto a quanto si pensi. La tecnologia resistiva si basa sulla pressione dello schermo da parte nostra con le dita o tramite qualche altro oggetto.
Lo schermo di un Touch Screen resistivo è composto sostanzialmente da 2 strati:
1 E’ presente uno strato superiore chiamato PET, una sottile patina o film di un materiale flessibile chiamato Polietilene.
2 Il secondo strato, posto sotto il PET è semplicemente un vetro.
Lo strato di PET, essendo flessibile, ha il compito di percepire la pressione. Il vetro invece ha il compito di individuare dove è avvenuta la pressione.
Troviamo un terzo componente, ovvero uno strato di ITO, un composto metallico posto al di sotto del PET e sopra il vetro. Questo composto metallico ha il compito di interagire tra il PET e il vetro. Infatti alla pressione il primo strato di ITO si congiunge al secondo strato di ITO, permettendo l’interazione con il vetro. Perciò in definitiva il composto metallico ITO permette l’interazione tra il PET e il vetro. Per permettere che i due strati di ITO ritornino alla loro corretta posizione, tra il loro spazio (di soli 0,05mm) dei piccolissimi chiodini dalle dimensioni di 0,03 mm.
Tutto il funzionamento che abbiamo appena visto è la parte meccanica. Ma ovviamente il tutto va convertito in digitale per poter avere le informazioni desiderate. Ma per riuscire in questo il dispositivo deve capire in che punto è stata effettuata la pressione. E questo lo fa tramite le coordinate. In sostanza il PET e il vetro sono collegati a 4 sensori che formano l’asse X e Y. In questo modo i sensori inviano le coordinate al processore, dove quest’ultimo deve elaborare i segnali per capire cosa l’utente ha premuto.
Come avete potuto notare il sistema resistivo è poco convenzionale perché molto lento e fastidioso per l’utente che deve esercitare una certa pressione per poter avere una risposta dal dispositivo.
TOUCHSCREEN CAPACITIVO
Il capacitivo è largamente usato in tutti gli smartphone abbastanza recenti. E’ molto più veloce e sensibile, sfruttando una tecnologia abbastanza diversa.
Questa tecnologia non sfrutta una parte meccanica come nel caso del resistivo. Bensì una parte elettrica. In sostanza sfrutta la conducibilità elettrica dell’essere umano. Ai 4 lati del display viene applicata una tensione uniforme su tutta la superficie. La superficie è ricoperta da ossido di metallo, un leggero film di questo materiale. Essendo l’ossido di metallo conducibile, viene posto sotto tensione dalla corrente propagata dai 4 lati dello schermo.
Ma cosa accade al momento del tocco?
Al momento del tocco con un materiale conducibile come la pelle del nostro dito, avviene una variazione di tensione che viene immediatamente letta, trasmessa e in seguito tradotta dal processore. E per questo motivo che con in quanti non è possibile utilizzare un TouchScreen capacitivo, a parte se non è conducibile.
Bisogna anche affermare che le tecnologie si sono così altamente evolute, che molti smartphone permettono di attivare una funzione per poter utilizzare il TouchScreen anche con comunissimi guanti.
Il capacitivo permette il multi touch (hardware permettendo) e permette anche di avere il display molto più vicino al vetro, permettendo quindi una migliore leggibilità delle immagini nonché dei colori stessi.
CONCLUSIONE
Abbiamo riassunto così le due tecnologie più usate per creare uno schermo Touch. Ovviamente si predilige la tecnologia del TouchScreen capacitivo, sopratutto su smartphone, per via della migliore sensibilità e migliore leggibilità del display-
Un saluto dallo Staff. di
TecnoUser