Google parte con il ban di 200 siti di bufale

Google si prende l'impegno di selezionare contenuti gradevoli cominciando a bannare 200 blog.

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Google sta mettendo in atto quello che già si era preannunciato da tempo, il ban da Ad Sense per i siti che pubblicano bufale sul web o per meglio dire notizie false. Recentemente infatti ha bannato ben 200 siti web che contenevano notizie fraudolenti, prodotti ingannevoli e siti simili che pubblicavano continuamente contenuti falsi.

Nel 2016 abbiamo notato l’ascesa di siti scandalistici fraudolenti, un nuovo tipo di servizio di scam che cerca di ingannare il nostro sistema fingendo di riportare notizie. Questi servizi si avvantaggiano spesso di argomenti di tendenza – elezioni governative, storie su celebrità popolari – e le loro pubblicità possono sembrare i titoli tipicamente rintracciabili sui siti di notizie. Ma quando la gente clicca sulla storia, ad esempio, che riguarda Ellen DeGeneres e gli alieni, in realtà viene indirizzata ad un sito di vendita di prodotti per la perdita di peso, non verso un sito di notizie

Abbiamo politiche di lunga data che proibiscono gli inserzionisti AdSense di pubblicare banner pubblicitari su siti che aiutano ad ingannare gli altri, come siti in cui compri falsi diplomi o documenti. Nel mese di novembre abbiamo espanso queste politiche introducendo una nuova procedura per contenuti falsi su AdSense, che ci aiuta a prendere provvedimenti contro i proprietari che ingannano la gente con i loro contenuti.

Spencer ha inoltre aggiunto che nel mese di Novembre sono stati sottoposti a revisione oltre 550 siti web sospettati di contenuti falsi. Insomma Google è sempre stata sotto il mirino per quanto riguarda la poca accortezza nel gestire le prime pagine del proprio motore di ricerca, trovando spesso siti web poco autorevoli e fraudolenti. Le cose stanno cambiando e Google sarà la prima linea di difesa per l’utente finale.