Giorni bui affliggono Samsung dopo il lancio del nuovo smartphone della concorrenza. Il problema che affligge il nuovo Galaxy Note 7 le cui batterie esplodono continua in larga scala causando danni degni di nota. Samsung ha ammesso il problema ritirando gli smartphone dal commercio e aprendo una campagna di ritiro e sostituzione.
Il fenomeno non si è ancora fermato. Non molti giorni fa ha preso fuoco un suv Jeep a causa dell’esplosione del device e un altro Galaxy Note 7 è esploso in faccia ad un bambino di 6 anni mentre guardava un video, riportando ustioni gravi.
Samsung è stata costretta a diramare un nuovo comunicato stampa in cui ha invitato i clienti a non utilizzare il device e di sostituirlo.
All’inizio l’azienda ha minimizzato il problema affermando che gli smartphone coinvolti erano pochi, ma le esplosioni continuano e non si fermeranno. Le batterie esplosive sono prodotte dalla Samsung SDI, società secondaria del gruppo alla quale era stata commissionata la produzione del 70% delle batterie. Per risolvere il grande problema, Samsung ha aumentato la produzione presso ATL, produttore che si occupa delle batterie per iPhone.
La autorità americane pressano Samsung e gli acquirenti del Galaxy Note 7 a smettere di utilizzarlo e procedere con la sostituzione.
Però molti non hanno ancora sostituito il device a causa di alcuni problemi. I negozi non sono ancora stati istruiti al riguardo e non hanno abbastanza Note 7 non difettosi e non hanno abbastanza scorte di telefoni sostitutivi da offrire ai clienti fin quando non arriveranno i nuovi Note. Chi lo ha acquistato tramite Samsung deve rispedirlo e attendere alcuni giorni senza telefono sostitutivo.
I danni che sta subendo Samsung sono immani. Il programma di sostituzione costerà più di 1 miliardo di dollari all’azienda.